
Legacoop Agroalimentare Nord Italia insieme ad ARPAE E-R, CREA, Festambiente, CIA, Leithà e Regione Emilia-Romagna ed UnipolSai lanciano l’ambizioso progetto LIFE ADA – ADaptation in Agricolture
L’Italia rappresenta una delle aree europee più esposte al rischio climatico ed è tra i Paesi dell’UE che soffre maggiormente per perdite economiche dovute alle condizioni climatiche estreme. I cambiamenti climatici incidono direttamente sulla produttività mettendo a rischio la redditività degli agricoltori, soprattutto medi e piccoli, e la loro capacità di sopravvivenza.
Il progetto LIFE ADA ha l’obiettivo di aumentare la resilienza del settore agricolo e la capacità degli agricoltori e delle organizzazioni di produttori di attuare strategie di adattamento al cambiamento climatico, rafforzando così la loro capacità di gestire i rischi, prevenire i danni e garantire il mantenimento della qualità del prodotto e la sostenibilità delle filiere.
I principali beneficiari dell’iniziativa, che potrà contare su un budget totale di quasi 2 milioni di euro, di cui circa la metà co-finanziata dalla Ue, sono i singoli agricoltori e le Organizzazioni di Produttori in tre filiere agroalimentari: prodotti lattiero-caseari (Parmigiano Reggiano), vino, frutta e verdura.
Il progetto, che coinvolgerà UnipolSai come capofila e partner quali ARPAE Emilia-Romagna, Cia-Agricoltori Italiani, CREA Politiche e Bioeconomia, Festambiente, Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Leithà e Regione Emilia-Romagna, verrà implementato inizialmente in Emilia-Romagna e successivamente replicato in Veneto, Toscana e Lazio per un totale di 6.000 singoli agricoltori nelle regioni selezionate e 15.000 agricoltori a livello nazionale.
Gli impatti a lungo termine sono ambiziosi: il numero potenziale di utenti dello strumento ADA nelle tre filiere selezionate saranno 242.000 agricoltori, che rappresentano circa 1.140.000 lavoratori e 2,6 milioni di ettari di SAU (Superficie Agricola Utilizzata).
Nel lungo periodo si stima una riduzione dell’1% delle emissioni di CO2, del 2% delle emissioni di NH3, del 5% di consumo di acqua, del 5% di consumo di energia, oltre ad un miglioramento del 3% della resilienza degli abitanti alle inondazioni e un aumento del 17% della gestione sostenibile delle aree agricole nei tre anni di progetto.
Nel corso della durata progettuale si intende implementare un modello innovativo di partenariato pubblico-privato (PPP) tra assicurazione, pubblica amministrazione (regioni), istituti scientifici e forme aggregate di produttori (OP e cooperative) per aumentare la resilienza del settore agricolo:
- trasferendo conoscenze ai produttori sugli scenari climatici e sulla gestione dei rischi e delle misure di adattamento per migliorare la capacità degli agricoltori ad affrontare i rischi climatici attuali e futuri;
- costruendo strumenti adeguati di supporto al loro processo decisionale nella definizione di piani di adattamento efficienti a livello di azienda agricola e di filiera;
- definendo una strategia politica coerente a livello regionale per sostenere la pianificazione adattiva degli agricoltori.
- promuovendo un approccio innovativo da parte dell’assicurazione per rafforzare la capacità di riduzione del rischio climatico (attuale e futuro) al fine di mantenere l’assicurabilità degli agricoltori a lungo termine, nonostante l’aumento dei rischi catastrofici e sistemici.
L’iniziativa sarà presentata il 13 novembre, alle ore 15.30, nel corso del webinar “LIFE ADA – Agricoltura e cambiamenti climatici: adattamento e resilienza per fermare la febbre del pianeta” che vedrà la partecipazione di Pierluigi Stefanini (Presidente Unipol), Alessio Mammi (Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna) e Dino Scanavino, (Presidente Cia – Agricoltori Italiani). Il progetto si basa sull’implementazione di un modello innovativo di partenariato pubblico-privato tra assicurazione, pubblica amministrazione (Regioni), istituzioni tecnico-scientifiche, ONG e forme aggregate di produttori (OPI o cooperative).
“Siamo orgogliosi come cooperazione di far parte di questo importante progetto e la cooperazione agroalimentare italiana continuerà a fare la sua parte per promuovere una agricoltura innovativa, sostenibile e resiliente” afferma il presidente di Legacoop Agroalimentare Nord Italia Cristian Maretti.